Luogo: Parco Nazionale Foreste Casentinesi
La settima uscita del Calendario 2025 ci porta a camminare nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Descrivere in poche righe questo territorio è impresa ardua, così come esplorarlo in soli due giorni, ma da qualche parte dovevamo pur iniziare! Il Parco si estende a cavallo del crinale appenninico, e rappresenta uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia. Al suo interno ospita l’eremo di Camaldoli e il santuario francescano della Verna, valli selvagge e pittoreschi borghi oltre alle due massime elevazioni del Monte Falco (1.658 m) e del Monte Falterona (1.654 m), dove nasce l’Arno. Per il nostro fine settimana abbiamo scelto il versante toscano, più dolce, dove maestosi boschi di abete bianco e faggio si alternano a pascoli, castagneti e campi ancora coltivati. Nell’insieme il complesso forestale del parco è di estremo interesse e grande suggestione, tanto da aver ispirato nei secoli luminose figure religiose come san Francesco d’Assisi e celebri poeti come Dante, Gabriele d’Annunzio e Dino Campana. Due giorni quindi tra Natura e Storia, condite da un pizzico di spiritualità.
Programma per sabato
L’eremo di Camaldoli – Si sa. Le Vie del Signore sono infinite ma anche quelle per arrivare all’Eremo di Camaldoli non sono poche. E così ne abbiamo scelta una che parte comodamente dal Rifugio Casanova e, tra fresche faggete e gorgoglianti cascatelle, ci porterà al cospetto di questo celebre luogo di Fede. Che si sia credenti o meno, l’atmosfera che si respira camminando in queste foreste è davvero differente e proveremo a percepirla mentre calpestiamo questi storici sentieri. Una visita all’Eremo è vivamente consigliata ma rimane ovviamente facoltativa. Mentre obbligato rimane il rientro verso Badia Prataglia dove concluderemo anche l’odierna giornata.
Programma per domenica
Tra Falco, Falterona e Capo d’Arno – Continuiamo a conoscere il Parco Nazionale avventurandoci tra le sue maggiori elevazioni con un arioso percorso ad anello dove protagonista indiscussa sarà la Natura. Cavalcheremo le facili sommità del Monte Falco e del Monte Falterona per poi scendere tra ombrose faggete alla ricerca della sorgente dell’Arno, i “ruscelletti” di memoria dantesca. Ma non finisce qui perché, poco lontano, potremo camminare lungo le sponde del Lago degli Idoli, un vero santuario montano unico nel suo genere, abitato fin dal tempo degli Etruschi. Questi due affascinanti luoghi, già da soli capaci di rapire la nostra immaginazione, sono incorniciati dalle immense faggete del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, prezioso scrigno di biodiversità. Rientrati alle auto, non ci resterà che affrontare il mesto viaggio di ritorno alla realtà, stanchi ma sicuramente più ricchi di quando siamo partiti!
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