Luogo: Val Codera
La Val Codera è un posto unico nel panorama delle Alpi Lombarde: da sempre priva di strade carrozzabili, ha potuto mantenere intatto il suo paesaggio e il delicato equilibro tra natura e insediamenti umani. Come tante località alpine, anche la Val Codera ha dovuto fare i conti con un progressivo processo di spopolamento, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra. Eppure ancora oggi il borgo di Codera - a un paio d’ore di cammino dal fondovalle - è abitato in permanenza e vi si svolgono attività artigianali, di allevamento e agricoltura. La sensazione tuttavia di vivere in una enclave di tempo e spazio differenti qui a Codera è tremendamente affascinante. Non solo Natura quindi, ma la scoperta di un mondo appartato e lieve.
Sabato 3 – Da Novate Mezzola a Codera – Lasciamo le auto presso la Stazione FF.SS. di Novate e attraversiamo il piccolo borgo fino a raggiungere l’imbocco del sentiero che conduce a Codera. La mulattiera, ancora oggi la via d’accesso più rapida dal fondovalle al capoluogo, sale subito regolare nel bosco con bellissimi tratti a gradoni in pietra; guadagniamo rapidamente quota e giungiamo ad una zona più aperta sotto alcune pareti di roccia, dove un’ultima serie di gradoni ci porta fuori dal tratto più ripido. Dopo una cappellina in splendida posizione panoramica, il sentiero si inoltra in quota nella valle, passando per la località Avedée e noi, con qualche saliscendi, proseguiamo nei bellissimi boschi della Val Codera. Il paese di Codera appare già in lontananza, per sparire di nuovo mentre la mulattiera segue il tortuoso fianco destro della valle, superando alcuni tratti spettacolari, a picco sulla valle. Raggiungiamo infine una cappellina e poi il cimitero: ancora pochi passi, già in vista delle case del paese, e siamo a Codera. Consigliamo vivamente di perdersi fra le viuzze del borgo, visitare il Museo Etnografico o di farsi una partita a bocce davanti all’Osteria Alpina con un buon rosso per compagnia!
Domenica 4 – Da Codera a Novate Mezzola lungo il Tracciolino - Il Sentiero del Tracciolino è una delle più spettacolari opere di ingegneria umana della Valchiavenna. È un tracciato lungo 10 chilometri che corre ad una quota costante di 920 metri fra la Val dei Ratti e la Val Codera, costruito negli anni Trenta del secolo scorso come collegamento fra due piccole dighe, una per l'appunto in Val Codera e una in Val dei Ratti. La prima parte del sentiero attraversa il torrente Codera e tocca la piccola frazione di Cii. Ma la parte più scenografica arriva dopo aver superato il piccolo abitato di San Giorgio, attraverso il quale siamo costretti a passare a causa di una frana che ha reso impercorribile una parte del tracciato originale. La deviazione sarà comunque ottimamente ripagata dall’atmosfera che si respira nella piccola borgata. Intercettiamo nuovamente il Tracciolino che ora è un susseguirsi di gallerie di tutte le forme e misure, con spettacolari vedute sul Lago di Novate. Il percorso, interamente assicurato da un esile parapetto, è alla portata di tutti. Ad un certo punto, usciti dalla galleria più lunga, ci troveremo a camminare nientemeno che sulle rotaie a scartamento ridotto dove tuttora transita saltuariamente un piccolo locomotore ad uso dei guardiani delle dighe!! Al termine scenderemo verso Verceia e con il treno o a piedi, chiuderemo l’anello a Novate Mezzola
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Regolamento escursioni.
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• è cura della Guida calibrare l’andatura dell’escursione in base al grado di allenamento del gruppo, anche a discapito del raggiungimento della meta prevista;
• è facoltà della Guida escludere dalle iniziative i partecipanti che con il loro comportamento compromettano il buon esito dell’iniziativa o mettano a repentaglio la propria od altrui incolumità. Il partecipante si impegna a rimanere a casa in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi riconducibili al virus o se è stato a contatto con persone risultate positive al virus nei 14 giorni precedenti l’escursione;
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